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Tradizioni - UTE Acquaviva delle Fonti

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Tradizioni

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Ad Acquaviva delle Fonti sono molto venerati Sant’Eustachio e la Madonna di Costantinopoli. Sant’Eustachio lo si festeggia il 20 maggio mentre la Madonna di Costantinopoli la si festeggia il primo martedì di marzo ed il primo martedì di settembre, in ricordo dell’intercessione della Madonna che preservò la città di Acquaviva dalla terribile pestilenza che nel 1656 travagliò il Regno delle due Sicilie.
 
Per tradizione, la sera del secondo martedì di marzo si effettua l’accensione della “fanòve” e l’indicazione della contrada che produrrà il raccolto più abbondante a seconda della direzione in cui la “cima cima” cade bruciando.

 
A settembre, invece, la Domenica precedente la festa patronale della Madonna di Costantinopoli si celebra il rito dell'Intronizzazione ed il corteo storico che rievoca l'ingresso dell’icona della Madonna di Costantinopoli su un carro trainato da buoi così come tramandato dalla leggenda, mentre il martedì mattina il sindaco consegna le chiavi della città nelle mani della Protettrice, la sera l'immagine della Madonna viene portata in processione e a fine serata, secondo una tradizione risalente alla fine del 1700, si effettua il lancio del “pallone”, una grande mongolfiera di carta, ed i fuochi pitotecnici. La festa religiosa si conclude il mercoledì sera, quando l'immagine della Madonna esce nuovamente dalla Cattedrale per la processione di saluto intorno a piazza Vittorio Emanuele II.
 
 
In Acquaviva si svolgono due fiere: la fiera dell’11 maggio e la fiera di agosto in onore di Maria Santissima di Costantinopoli. In passato erano l’occasione di acquisto di ogni tipo di merci e di animali e richiamavano molti acquirenti e visitatori.
 
 
La 3a domenica di ottobre si celebra la Sagra del Calzone, un rustico preparato con cipolla e ricotta forte e con olive snocciolate. La sagra è una ghiotta occasione per degustare piatti tipici locali a base di cipolla, agnello alla brace, olive nere dolcissime, olio extra vergine della zona, ricotta piccante e vino primitivo, in stand allestiti nella piazza principale del paese e nel centro storico, ascoltando musica e spettacoli d’intrattenimento.
 
Annualmente si celebra anche la Sagra della cipolla di Acquaviva e la Sagra del cece nero e del vino primitivo. La cipolla di Acquaviva, rossa e profumata, è un prodotto locale D.O.C. che, grazie alle caratteristiche del terreno su cui viene coltivata e l'acqua sorgiva che la nutre, ha un gusto gradevole al palato ed è ideale per essere consumata cruda o utilizzata per preparare sughi, primi piatti, arrosti, insalate e rustici. Il cece nero, grazie alla bontà del suo sapore e alle numerose proprietà nutritive, è un ottimo legume nutriente e genuino che si gusta in zuppa con un soffritto di cipolle o come primo piatto con tagliolini, pomodoro e un filo d’olio. Il vino Primitivo, di colore rosso brillante e profumo intenso e morbido è ottenuto da vitigni autoctoni a bacca rossa caratteristici perché la loro uva, nera, dolce e gustosa, matura precocemente ovvero prima delle altre (da cui il nome “Primitivo” derivato dal latino “primativus”).

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