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CITTADINI
ATTIVI : SEMPRE PRONTI AD APPRENDERE
Nell’arco
dei 23 anni di vita, il progetto culturale UTE ha subito un dinamico e continuo
processo evolutivo.
L’innovazione,
nelle modalità di apprendimento, ha lentamente condotto l’utenza ad utilizzare
e coniugare manualità e sistema digitale.
Una
accelerazione del processo di digitalizzazione è stata data dalla pandemia e il
lockdown ci ha repentinamente messo di fronte ad un bivio: sospendere le
attività o provare ad insegnare ai corsisti l’utilizzo del computer e del
telefonino per la DAD: una vera sfida!
Non
è stato facile, soprattutto perché l’Ute di Acquaviva conta centinaia di soci,
non più giovani, poco propensi ma anche lontani dall’utilizzo dei nuovi mezzi
informatici. Ora, dopo 2 anni di attività coercitivamente contaminata dalla
DAD, l’innovazione digitale comincia ad essere percepita una opportunità, lo
strumento del futuro con cui tutti, che si voglia o no, dobbiamo cimentarci.
Il nostro obiettivo è quello di avvicinare
tutti al mondo digitale, per garantire loro la possibilità di poter usufruire
di quei servizi che la Pubblica
Amministrazione, il Servizio Sanitario mette a disposizione on line, sottraendo
l’utenza a lunghe file di attesa presso gli sportelli.
E’
lapalissiano che il mondo virtuale non potrà mai sostituire il mondo reale,
fatto di sorrisi, abbracci, di socialità. L’uomo, come affermava il filosofo
Aristotele, è un animale politico e, in quanto tale, è portato per natura a
formare Comunità, pertanto ha bisogno di vivere la Città, di condividere la
socialità. La DAD, lo Spid, validi e insostituibili strumenti al nostro
servizio, completano l’homo sapiens,
sono una marcia in più per stare al passo coi tempi, ma non potranno mai
sostituire il rapporto epidermico, interpersonale, relazionale tra persone.
Siamo
pronti nel nuovo A.A a ripartire con entusiasmo e convinzione, proponendo una
vulcanica offerta formativa degna di una Scuola per adulti che da 23 anni è
riconosciuta sul territorio come collante di una popolazione che
inevitabilmente invecchia ma che ha ancora tanto da dare e trasmettere ai più
giovani: saperi, tradizioni, competenze, patrimonio di vite vissute, tracce indelebili
di storia che non vanno perse ma trasferite.
Celebriamo
quest’anno i vent’anni della legge Regionale 26 luglio 2002, n.14 con l’augurio
di essere SEMPRE PRONTI AD APPRENDERE, protagonisti attivi della società del
nostro tempo, società antropologicamente cambiata che pone l’accento sulla
centralità della persona in tutte le sue età, garante di quello scambio
intergenerazionale ineludibile per il terzo millennio.
Investiamo
sulla qualità, sulla circolarità dei saperi, sul diritto allo studio per tutti;
il nostro è un obbligo etico di promozione, di aggregazione, di manutenzione e
trasmissione dei saperi: in una società civile degna di questo nome,
accompagneremo sempre l’anziano nel processo di sostanziale e vitale
inclusione.
La Presidente
Mariella Nardulli